mercoledì 28 ottobre 2015

Torneo della Maga Circe. La FIGS pianta un'altra bandierina.

Dopo quella del mese scorso a Pineto, per il primo Torneo dell'Adriatico, la FIGS cambia sponda e piazza una nuova bandiera in una delle perle del Tirreno, a San Felice Circeo. Domenica 25 ottobre è lì che si è svolto infatti il terzo torneo regionale, promosso dagli scrabblisti laziali. O per meglio dire, fortemente voluto da Anna Fiordalice, nuova associata alla Federazione, e da lei quasi interamente organizzato. Anna ha messo a nostra disposizione la sua struttura alberghiera. Ha organizzato uno dei più ricchi e gustosi buffet della storia dello Scrabble. Ha omaggiato i partecipanti  con una apprezzata versione secca del Moscato di Terracina, ai maschietti, ed una artistica ceramica di un artigiano di San Felice, alle femminucce. Ha interpretato alla perfezione il doppio ruolo di padrona di casa ed esordiente nei tornei dal vivo. Esordiente niente affatto sprovveduta se ha potuto battere al primo turno un navigato Ammiraglio come Gianluca Cutrera. Sempre al primo turno, la seconda sorpresa del torneo: la imprevedibile Sabrina che nelle ultime mosse annichilisce il sottoscritto, non nuovo a farsi incantare da fascinose avversarie. Undici partecipanti; cinque dalla Campania e sei laziali. Potevamo essere di più, se all'ultima ora accidenti vari non avessero impedito ad alcuni iscritti di raggiungere  il Villaggio della Mercede.
 Confermando la buona forma del momento, Fausto si aggiudica la coppa del vincitore , affiancato sul podio da Rino e Sabrina. Soltanto quarto l'accreditato Enzo de Ruberto, e quinta la Fiordalice, già pronta per i prossimi tornei live. Gianna Berardicurti, al rientro dopo diversi mesi, paga il prezzo della prolungata assenza. Sottotono le prestazioni di Ivania e Gianluca. Poco fortunate quelle di Anna Giansanti e Giuliana Cafasso. Una stranezza del sistema ha costretto  al doppio bye Viktoria, che certo avrebbe desiderato giocare una partita in più, piuttosto che guadagnare i due punti senza giocare . Speriamo che la causa della falla nel sistema possa essere individuata e risolta.
Per concludere, ricordiamo che all'inizio dell'anno la FIGS, grazie alla volontà di Gianluca, che continua a dividersi tra live e gioco on line, ha fatto sventolare nuovamente la bandierina a Formia, e non dispera per il prossimo anno di riportare lo scrabble a Genova ed in Emilia e, ribaltando la storia, di annettersi il Piemonte. Chiaro il messaggio, Carlotta & C.?

giovedì 8 ottobre 2015

Cortona 2015 - Squarcia iscrive il suo nome nell'albo d'oro del torneo.

Il forte giocatore montaltese (romano d'adozione), attuale leader della classifica nazionale, si aggiudica agevolmente la terza edizione del  Korythos Tropheum, magnificamente organizzato, anche quest'anno, da Paolo Boscherini.
 Era dal torneo Ranking di Roma del 2011 che Elvio non riusciva ad alzare la coppa del vincitore. C'è riuscito, finalmente, a Cortona legittimando la leadership e la fama di giocatore  "tosto", difficile da battere. Una sola sconfitta patita ad opera del secondo classificato, Fausto Sirianni. Terzo uno Stefano Torzoni in ripresa, che riconquista  il posto nella top ten della graduatoria nazionale.
Nella incantevole cornice di Cortona, 20 partecipanti a contendersi il trofeo. Il numero più alto delle tre edizioni. Nessun esordiente questa volta, ma numerose conferme di recentissimi nuovi ingressi nel mondo dello scrabble live. Noi della FIGS abbiamo sempre paura che le difficoltá del gioco dal vivo e l'impegno delle trasferte, possano dissuadere alcuni esordienti dal ripetere l'esperienza. Invece abbiamo rivisto con piacere, dall'Abruzzo, Alessandra Toracchio e Silvio Torrente; dalle Marche, Terry Sorgente, giá al quaro torneo nazionale ( tutti e tre presenti al recente torneo dell'Adriatico). Per non parlare di Claudia Pianini, di Sabrina, di Giuliana e Pina, di Ivania (ottimo il suo quinto posto), di Viktoria (prima o poi ad un nome così impegnativo corrisponderà un risultato equivalente!), di Marco Pilati, al suo secondo torneo dopo il regionale romano. Nutritissimo il team napoletano. Ben dieci gli azzurri. Oltre a quelli citati, Dragone, Ermanno Romano, Vincenzo e i due Nardone. Insomma un bel successo.
Il calcio si era illuso di portare negli stadi le famiglie, ed invece nell'ultimo anno ha perso circa un milione di spettatori, che hanno preferito la comodità della poltrona ai rischi di lacrimogeni, percorsi di guerra per entrare, perquisizioni personali. La FIGS, invece, le famiglie le porta davvero. Oltre a Raffaele e Mariano Nardone, padre e figlio, Alessandra  era sostenuta da Germano, Alice e Francesco ( quest'ultimo, efficace arma di ....distrazione di..massa ai tavoli!), rispettivamente marito e figli, tutti simpatici e, mi è parso, contentissimi della gita. Il dottor Pilati era accompagnato non solo dalla
gentile consorte (come del resto Terry in compagnia del marito,  conosciuto già a Roma) ma da ben
due coppie di amici reatini. Ovviamente, tra cena e pranzo, hanno ingrossato tutti l'allegra brigata di scrabblisti, riuscendo a spostare l'attenzione su argomenti che non fossero quelli, triti e ritriti, riguardanti lo scrabble.
Due aneddoti, infine, che mi danno lo spunto per ricordare, non solo ai giocatori con poca esperienza, che durante il gioco bisogna mantenere il massimo della concentrazione e non distrarsi mai. Nel primo caso una terribile Toracchio (mi ha tolto ben 38 punti dal rating, con quella vittoria) ha saputo sovvertire con l'ultima giocata, le sorti di una partita ormai persa. D'accordo che ha fatto la mossa
della disperazione, però è stata capace di vedere un allungo che io non avevo minimamente
considerato. Avevo scritto LUMINI, convinto che non fosse allungabile. Tra l'altro,
avrei potuto scrivere lumino o lumine. E invece, Alessandra è riuscita a piazzare il bingo in suo
possesso, terminante con la O, proprio lì, nell'unico spazio utile componendo il ben noto ed
usatissimo LUMINÌO (a quanto pare, è stato Riccardo Bacchelli l'autore di questa genialata!). Lettere
finite, partita chiusa, pallore ed evidenti sintomi di asfissia del sottoscritto.
Insomma, se voi scrivete CULLE o SUCCO, convinti che siano parole chiuse, passi! Se non sapete
giá che possono diventare CULLEO e SUCCOT, non potete certo immaginare che possano essere allungate. Ma se mettete parole come lumini, gridi o dominio, pensate sempre che possono diventare luminio, gridio, dominion. E comunque evitate i toracchi, fastidiosi e misteriosi animaletti come il
sarchiapone della famosa scenetta con Walter Chiari e Carlo Campanini.
 Nel secondo caso, ho vinto immeritatamente la partita con Raffaele, solo grazie ad un suo errore nell'aggiornamento del proprio punteggio. Nella sua ultima mossa fatta, aveva totalizzato 12 punti.
Invece di riportare esattamente il totale raggiunto di 662, Raffaele scrive 667. Guarda di caposotto il mio foglietto, gli sembra di leggere 667 (invece io avevo scritto correttamente 662). Con questa sua convinzione (di essere a 667), aspetta che io faccia l'ultima  mia mossa. A lui è rimasta una C. Io sono
a 643. Vinco solo se riesco a piazzare le 4 lettere che mi sono rimaste (AAVT), facendo almeno 18
punti. Utilizzo quasi tutto il tempo che mi è rimasto per cercare, inutilmente, un posto dove attaccare le mie lettere che, da sole, non servono a formare parole valide. Niente. C'è solo un ARO su cui mettere la V, ma VATA non significa nulla. Sta per scadere il mio tempo. Alla fine, convinto di avere
perso, butto là VATA  per 19 punti e aspetto la contestazione. Accade, invece, quello che non tiaspetti. Raffaele si fa i suoi conti. Convinto di essere a 667, piuttosto che contestare rischiando di perdere (ma avrebbe comunque pareggiato), mi dà buona VATA. Mi stupisco. Lui conferma aggiungendo "tanto vinco lo stesso". Io ribatto: vediamo. Quando si rende conto di quello che è successo, è lui stavolta che rischia lo svenimento. Purtroppo l'errore è    di quelli cui non si può rimediare. Pur con tutto l'affetto che ho verso Raffaele e dispiaciuto per avere incassato una vittoria immeritata, non posso fare altro che prendere atto e portare il risultato al tavolo della giuria per l'omologazione. Morale: chiamare sempre in due i punteggi via via conseguiti, cosa che evidentemente non è avvenuta nel finale della partita qui descritta. Tvb Raffaele